Santa Lucia

1Slucia_finali_055 MANGIARACINA

Ti domandi che cosa sia il misticismo e subito ti vengono in mente le chiese romaniche, spoglie e spirituali, eppure c’è un altro aspetto che induce al misticismo mediante suggestioni esattamente opposte ed è la spirituale armonia di un luogo avvolto dall’oscurità e dalla ricchezza delle sue decorazioni. Questa suggestione accoglie il fedele e il visitatore di Santa Lucia. La Chiesa è addossata alle absidi della chiesa di San Vito.

 


image
Piantina: a sinistra la chiesa di Santa Lucia, a destra la chiesa di San Vito

La trecentesca chiesa di S. Lucia è suddivisa in tre navate a quattro campate, coperte da volte a crociera sostenute da colonne in pietra con capitelli a foglia. La navata centrale risulta essere più stretta rispetto alle due navate laterali, con archi più acuti.

Il pavimento è a rombi di marmo di Verona e biancone.

Le volte a crociera sono tutte decorate: otto campate sono state affrescate nel XIV secolo mentre le altre quattro sono state dipinte da Mario Botter nel XX secolo.

 

  N.7 Slucia_D3rest_011

La Crocifissione è il punto focale dell’intera decorazione che si sviluppa dall’interno dell’arco alla parete di fondo suddivisa in riquadri posti in modo asimmetrico, entro i quali, appaiono scene del Ciclo della Passione di Cristo. Le caratteristiche pittoriche richiamano lo stile di Altichiero e ancor più quello del suo collaboratore il Maestro della Cappella Forzaté di Padova. Gli affreschi databili alla fine del Trecento si sovrappongono ad una precedente decorazione rinvenuta durante i restauri e testimoniata dal Santo vescovo con committente, opera staccata e posta sulla destra della porta d’ingresso.

Cappella del Crocifisso 
  

 

Situata accanto all’ingresso, la Cappella del Crocifisso incorpora l’affresco della Madonna del paveio (farfalla) inquadrata dal bellissimo frammento degli Angeli dipinti da Tomaso da Modena nella prima metà del XIV secolo

 

 

N.15 Slucia_C3rest_013

La parete absidale di San Vito

L’attigua parete absidale della Chiesa di San Vito era probabilmente decorata da numerosi affreschi come testimoniano i frammenti conservati. Quasi nascosta dalla volta, la dolce immagine della Madonna con il Bambino, risale all’epoca di Tomaso da Modena.

 

Cappella di Sant’Antonio abate

La cappella nella prima campata a sinistra è dedicata a Sant’Antonio abate, effigiato nella pala di Antonio Corazza (XX sec.), con il bastone a Tau ed il fuoco nella mano. Momenti della sua vita sono raffigurati nelle vele della volta a crociera e nelle pareti. La decorazione ad affresco risale alla fine del XIV sec.

        

N.18 Slucia_finali_071

 

Storie di San Cristoforo e di San Giacomo maggiore

 

Il ciclo delle Storie di San Cristoforo e San Giacomo maggiore si dipana nelle volte delle ultime tre campate e nella parete dietro all’altare maggiore.

Le ambientazioni ripropongono strutture architettoniche basilicali e tipiche soluzioni paesaggistiche trecentesche che fanno pensare ad un pittore di formazione veneziana influenzato sia dallo stile di Giotto che dai modelli architettonici di Altichiero.

N.26 Slucia_A1rest_010

 

image

 Santa Lucia

L’altare maggiore, dedicato a Santa Lucia, conserva la pala originale risalente alla fine del XIV secolo. L’altorilievo, in pietra d’Istria, raffigura la Santa coronata recante il vaso con gli occhi e la palma, simbolo del martirio.

 

La balaustra

La balaustra attorno all’altare maggiore è un’opera d’ambito veneziano databile ai primi decenni del secolo XV. Realizzata in pietra d’Istria, con forme ad arco lobato reca una serie di piccole sculture di Santi effigiati a mezzobusto.

image

F 15566

 

image

 San Giacomo e San Cristoforo

 

A sinistra dell’altare maggiore è murato il bassorilievo con San Cristoforo e a San Giacomo maggiore, e sopra la Crocifissione. L’opera, datata 1437, presenta l’iconografia piuttosto rara del dittico con due figure in piedi che si fronteggiano entro una architettura ad arco.

 

Trinità

A coronamento del portale d’ingresso della sagrestia (ex Chiesa di Santa Maria delle Carceri) è murato un bassorilievo raffigurante la Trinità e l’Annunciazione entro una forma trilobata, opera veneta del XV secolo.

                 image

Testo di Maria Sole Crespi, foto dell’archivio della chiesa o di Mara Zanato e di Francesco Mangiaracina