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Restauri Storici
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Conoscenza materiale: fonti storiche – documentarie |
sintesi degli interventi di restauro effettuati in passato
1896 – CHIESA DI S. LUCIA -Realizzazione della pavimentazione in pietra di Verona a scacchi rossi e bianchi.
1919-1929 – CHIESA DI S. LUCIA – Scoperta e restauro degli affreschi del ‘300. Restauratore G. Botter e M. Botter. M. Botter dipinse le volte e i sott’archi che non conservavano alcuna decorazione antica.
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1919
MARIO BOTTER
Nel dicembre del 1919 il comm. Luigi Coletti, presidente dell’Associazione per il Patrimonio Artistico Trevigiano e don Adolfo Mardegan propongono all’allora parroco di San Vito e Santa Lucia , mons. Poloni l’abbattimento del muro retrostante l’altare barocco della Cappella del Crocifisso. Questo era decorato da due affreschi risalenti al 1698, raffiguranti S. Maria Maddalena e S. Marta (attribuiti dal Cima al Fiammingo) che il prof. Bailo recupera parzialmente e fa trasportare al Museo di Treviso. Avviene così la scoperta degli affreschi trecenteschi retrostanti e viene quindi decisa la campagna di restauro che vedrà coinvolta la Soprintendenza all’Arte Medioevale e Moderna di Venezia con la stessa Associazione. Esse affidarono il lavoro a restauratori veneziani e a Mario Botter.
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sintesi degli interventi di restauro effettuati in passato
1924 – CHIESA DI SAN VITO – Scoperta degli affreschi del ‘200 attribuiti ad Ognibene da Treviso. Restauratore M. Botter
1934 – CHIESA DI SAN VITO – Recupero del muro romanico sotto al portico della facciata. Restauratore M. Botter
1948 – CHIESA DI SAN VITO – Restauro del telero ovale con l’Incoronazione della Vergine dello Zanchi posto al centro della navata maggiore.
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Interventi di restauro eseguiti dal 1923 al 1929
Durante il secondo semestre del 1922 nella chiesa si verificarono delle infiltrazioni d’acqua maleodorante lungo la parete di confine con il Monte di pietà, al punto da rendere impraticabile l’edificio. Si diede colpa allo scarico delle acque meteoriche o a infiltrazioni da fogna fino a che venne scoperta la dispersione di un tombolotto sito lungo il muro che dava sulla Piazza del Monte di Pietà. Per risanare i muri interni si rese necessario smantellare gli intonaci quindi si richiese l’intervento del restauratore Mario Botter perché già si sospettava l’esistenza di altre superfici affrescate. Il fatto seppur negativo portò quindi alla scoperta dell’attuale ciclo pittorico delle volte e al completamento di quelle trovate prive di decorazioni, rifinite con l’opera a tempera eseguita dallo stesso restauratore. Da un interessante schizzo di mons. Poloni veniamo a sapere che il lavoro iniziò nel 1923 nelle tre vele in fondo alla chiesa addossate al muro di confine con il Monte di Pietà; nel 1924 venne scoperta l’abside di San Vito.
Nel 1926, in Santa Lucia, furono affrontate le prime due volte della navata centrale e della navata destra assieme alla seconda e terza della volta della navata sinistra e la seconda e terza volta centrale e laterale destra. Tutto il lavoro venne apprezzato dall’allora Direttore tecnico della Basilica di San Marco ing.comm. Marangon recatosi in sopraluogo con l’ispettore dott. Nebbia unitamente al dott. Coletti. “Il recupero delle pitture avvenne senza reintegrazioni o rifacimenti di dubbio carattere….” . Il Soprintendente Focolanavata sinistra; infine si concluse il lavoro nel 1927 con la prima ri consigliò per la facciata “di rimettere il più possibile in evidenza le vecchie tracce murarie che emergono colle relative parti di intonaci frammentari dipinti” mentre sul lato venne approvato il ripristino delle finestre secondo le tracce comparse nella cortina muraria.
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sintesi degli interventi di restauro effettuati in passato
1971 – CHIESA DI S. LUCIA – Restauro degli affreschi della Cappella del Crocifisso a cura della Soprintendenza delle BBAA e Monumenti di Venezia. Restauratore G. Tiozzo.
1975 – CHIESA DI SAN VITO – Restauro del campanile
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1971 – 1975
CLAUCO TIOZZO
Una lettera di Carlo Marton al geom. Fonzari della Soprintendenza, datata 23 aprile 1969 a seguito di un sopraluogo sollecitato dal parroco don Mario Stocco, descrive le condizioni degli affreschi e parla di “ muri imbibiti (d’acqua) dal sottosuolo che in qualche parte raggiunge la volta a crociera”. Da questa data inizia l’iter del progetto di restauro predisposto dalla Soprintendenza stessa che approda, il 4 maggio 1971, all’impegnativo intervento nella muratura con il “taglio” per l’isolamento dall’umidità lungo tutto il perimetro della chiesa stessa, e il consolidamento delle pitture oltre che il restauro della cella campanaria.
Nell’intervento di restauro si rese indispensabile lo stacco di alcuni affreschi, operazione che venne affidata a Clauco Tiozzo. Lo stacco permise di ritrovare, nella Cappella del Crocifisso, alcuni brani sottoposti e quindi più antichi. I lavori procedettero per tutto l’anno e il 22 febbraio 1972 mons. Mario Stocco descrisse dettagliatamente gli interventi sottolineando i cambiamenti effettuati a seguito dei lavori. Il restauro iniziato nella Cappella del Crocifisso proseguì in quella di S. Antonio abate e si concluse nelle volte a vela che sovrastavano le tre ultime campate, ove sono affrescate le storie di SS. Giacomo e Cristoforo.
Gli altari realizzati nel 1929, vennero rimossi definitivamente e nella Cappella del Crocifisso venne lasciata a vista una parte dell’antico pavimento della chiesa.
L’intervento attuato sull’affresco della Madonna del paveio, comportò il distacco e la distruzione del supporto murario per poterlo applicare ad un supporto ligneo.
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sintesi degli interventi di restauro effettuati in passato
1992 – CHIESA DI S. LUCIA – Intervento di velinatura degli affreschi della volta sopra all’altare maggiore.
Restauratore A. Bigolin.
1995-96 – MONTE DI PIETA’ – Restauro e risanamento del muro confinante con Santa Lucia
2002 – CHIESA DI S. LUCIA -Intervento nella facciata per eliminare l’umidità infiltrata dalla mensola marcapiano sottostante la finestra del Monte di Pietà
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1992
ANTONIO BIGOLIN
Interventi di restauro eseguiti nel 1992
Nell’aprile 1992 viene rilevata una grave situazione di degrado della vela affrescata sopra l’altare maggiore, in prossimità della navata centrale della chiesa di santa Lucia. Per evitare la caduta delle parti dipinte distaccate o danneggiate è stato eseguito un intervento parziale di velinatura della volta.
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Testi a cura di Maria Sole Crespi, foto dell’archivio della Chiesa
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